Noi c’eravamo.
Assieme al comitato Il nostro tempo è adesso siamo scese in piazza
il 15 ottobre a Roma.
Un fiume di centinaia di migliaia di persone che chiede un cambiamento
e di partecipare attivamente ad esso.
Mentre i giornalisti correvano a documentare gli scontri noi continuavamo a sfilare,
consapevoli di ciò che accadeva attraverso Twitter e
ancor più determinati a mostrare la differenza tra noi e i barbari.
Sui giornali e in tv non vedrete le immagini dei partecipanti alla manifestazione,
perché la notizia è nel sangue.
Queste foto di Carlotta Bassoli sono il nostro punto di vista.
Perché si sappia ciò che è stato DAVVERO nel
grande corteo che ha attraversato Roma.
Perché niente offuscherà le nostre ragioni.
Forza colleghe!!!
🙂
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Per fortuna che (r)esistete!
Poi bisogna capire in fretta e bene chi sono questi barbari, perchè hanno scelto la barbarie piuttosto che la civiltà, da chi sono tirati i fili che muovono le loro braccine… Il barbaro si definisce sempre in quanto abitante dell’aldilà della civiltà, spesso i gestori della civiltà si sono serviti dei barbari a scopo politico, dalle battaglie tra popoli barbari e Romani (notare maiuscole e minuscole), dovremmo aver imparato che il barbaro serve anche lui a dare un senso a colui che non lo è… Quei funzionari romani che mercanteggiavano barbari e schiavi, poi la pagarono carissima. Forse i black block, veri, non sono che i resti di quella gente usata e stra-usata nel passato. Ed allora la civiltà non è mai esistita, sempre e solo anelata…
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@in rete c’è una discussione infinita su chi erano e perché, ma quanto abbiamo visto, e la dinamica degli eventi, lascia pochi dubbi su un fatto: a che cosa sono serviti.
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